L’addio a padre Giancarlo, l’ultimo frate Cappuccino di Ovada
Si è spento padre Giancarlo, l'ultimo frate Cappuccino di Ovada. I funerali oggi pomeriggio alle 15. Ora c'è il rischio che il convento debba chiudere
Si è spento padre Giancarlo, l'ultimo frate Cappuccino di Ovada. I funerali oggi pomeriggio alle 15. Ora c'è il rischio che il convento debba chiudere
“Era affaticato – dicono commossi i più stretti collaboratori -: le sue ultime parole sono state di ringraziamento per tutti coloro che l’hanno sempre aiutato”. Padre Giancarlo era un uomo mite, umile e schivo; ha sempre lavorato in silenzio per la sua chiesa. All’anagrafe era Lelio Barboro, nato nel 1923 da padre falegname nel quartiere della Trapesa, a Ovada. Dopo alcuni anni come chierichetto nella chiesa della Beata Vergine, che in città è conosciuta come “dei Cappuccini”, decise di entrare in seminario. Fu a lungo cappellano dell’ospedale San Martino di Genova poi, nel 1964, tornò a Ovada, dove ha ricoperto lo stesso ruolo fino a poco tempo fa. Per 47 anni padre Giancarlo si è dedicato anima e corpo alla sua chiesa e al suo convento, dove ha sede anche il Centro amicizia anziani e dove da tempo viveva da solo. “E’ stato padre confessore e guida spirituale per generazioni di ovadesi – dice il parroco, don Giorgio Santi – un uomo umile e arguto che resterà nei cuori di tutti”. I funerali, celebrati dal vescovo Piergiorgio Micchiardi, si terranno oggi, alle 15, nella chiesa dei Cappuccini: il feretro sarà tumulato nel cimitero di Ovada, per concessione dell’ordine religioso.
C’è però il rischio è che il convento chiuda i battenti scrivendo la parola “fine” su un pezzo di storia locale. Anche per l’apertura della chiesa si attendono le decisioni del Padre provinciale di Genova.