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Terminato il restauro a palazzo Spinola. E ora si pensa alla piazza
Sono terminati i lavori di restyling a palazzo Spinola voluti dai padri Scolopi. Ora l'obiettivo è intevenire anche nella piazza antistante, coperta di asfalto
Sono terminati i lavori di restyling a palazzo Spinola voluti dai padri Scolopi. Ora l'obiettivo è intevenire anche nella piazza antistante, coperta di asfalto
Dovrebbe chiudersi oggi il cantiere di Palazzo Spinola, in ritardo di sei mesi circa. Un lavoro di restyling durato oltre un anno, realizzato dalla ditta specializzata Zumino che ha riportato all’antico splendore la dimora della casata. Sono stati i Padri Scolopi, proprietari dell’edificio, a volere l’intervento di recupero. Lunedì sono stati rimossi quasi interamente i ponteggi. Ma la lucentezza delle nuove facciate color ocra ora stridono con la pavimentazione della piazza antistante, che necessiterebbe di un adeguato rifacimento. E’ padre Ugo Barani, responsabile degli Scolopi ovadesi e Superiore maggiore dell’ordine a Roma, a lanciare un appello perché si pensi a mettere mano all’ampio rettangolo a lato di via San Paolo. “Abbiamo investito tanto sul restyling di questo palazzo. Ora bisogna pensare a tirare a lucido l’intera piazza, eliminando l’asfalto e pavimentando l’area come si conviene”. Vale a dire con il porfido in stile, com’è avvenuto per piazza Assunta e piazza Mazzini, per evitare che il bitume del fondo ne comprometta l’immagine, vanificando gli sforzi.
Al momento il progetto non è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, dove di anno in anno viene riproposta (senza mai essere realizzato per questioni di risorse) la riqualificazione di piazza Garibaldi, altro spazio di rilievo usato come parcheggio e ricoperto di asfalto. Il restauro di Palazzo Spinola, costato quasi 500 mila euro, ha comunque ridato luce alla zona, su cui si affacciano altri edifici imponenti, la casa natale di San Paolo della Croce, la chiesa cinquecentesca di Santa Maria delle Grazie e l’ex albergo Italia. Sono stati rifatti completamente le facciate e il tetto dell’edificio, molto compromesso: mancano ancora il rivestimento della base in pietra e il recupero dello stemma della famiglia genovese sopra il portale d’ingresso.
Al momento il progetto non è inserito nel piano triennale delle opere pubbliche, dove di anno in anno viene riproposta (senza mai essere realizzato per questioni di risorse) la riqualificazione di piazza Garibaldi, altro spazio di rilievo usato come parcheggio e ricoperto di asfalto. Il restauro di Palazzo Spinola, costato quasi 500 mila euro, ha comunque ridato luce alla zona, su cui si affacciano altri edifici imponenti, la casa natale di San Paolo della Croce, la chiesa cinquecentesca di Santa Maria delle Grazie e l’ex albergo Italia. Sono stati rifatti completamente le facciate e il tetto dell’edificio, molto compromesso: mancano ancora il rivestimento della base in pietra e il recupero dello stemma della famiglia genovese sopra il portale d’ingresso.