Provincia: “Trasporto pubblico locale, tagli inevitabili”
A fronte del taglio ai finanziamenti per il Trasporto Pubblico Locale messo in atto dalla Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria avvisa di non essere più in grado di poter garantire il pagamento alle aziende di trasporto provinciali nei tempi e nelle modalità con cui lo ha fatto fino ad ora
A fronte del taglio ai finanziamenti per il Trasporto Pubblico Locale messo in atto dalla Regione Piemonte, la Provincia di Alessandria avvisa di non essere più in grado di poter garantire il pagamento alle aziende di trasporto provinciali nei tempi e nelle modalità con cui lo ha fatto fino ad ora
Ma come si è arrivati a questa punto? Facciamo un breve passo indietro. La Provincia di Alessandria, fino ad ora, ha finanziato il trasporto pubblico per una cifra pari a circa 12 milioni di euro annui. Di questa cifra, una fetta è erogata dalla Regione Piemonte. “La Regione ha deciso una riduzione dei finanziamenti (nel marzo 2011) per il triennio 2011-2013 rispettivamente del 3%, del 10% e del 12% – ha spiegato il responsabile del servizio trasporti e mobilità pubblica e privata dell’Ente Mauro Remotti – In una delibera del novembre 2011 è stata fatta una ulteriore decurtazione: per il 2012 la riduzione sarà del 15%, non più del 12%, per il 2013 del 17% anziché del 12%”. La Provincia vede per cui, già a partire da quest’anno, un taglio significativo ai finanziamenti a disposizione per il trasporto pubblico locale, e questa condizione aumenterà ancor più nel prossimo biennio. Questa minore disponibilità economica comporterà quindi una diminuzione dei servizi a disposizione? E se si quali? Franco Marti (consulente della direzione trasporti) pur in una fase in cui molto rimane ancora da definire, è entrato nel merito della questione: “La riduzione punta verso i festivi e il servizio del mese di agosto. Per il resto nessuna linea sarà abolita ma ci sarà una razionalizzazione come un’unica corsa anziché due vicine in un lasso di tempo. Ad esempio se c’è una corsa alle 18 e una alle 19, ne verrà fatta solo una alle 18,30. Per quanta riguarda il supporto scolastico e per gli operai non ci saranno riduzioni.”
Inevitabile, con i tagli che sopraggiungeranno, sarà anche un ridimensionamento del personale impiegato nelle aziende di trasporti. A delinearlo è ancora Marti: “Ci sarà riduzione del personale sopratutto per le aziende grandi. Dovrà esserci sicuramente un confronto tra aziende e parti sociali. Per ora la cosa non è stata affrontata comunque ancora in modo approfondito”. Una soluzione, parziale, pare essere già dietro l’angolo però “La Regione Piemonte ha ritenuto di procedere al trasferimento del servizio ferroviario sostitutivo, effettuato mediante autobus, alle Province -spiega Marti- In questo servizio possono essere reinseriti alcuni autisti che non servirebbero più in altre corse”.
A fronte di un ridimensionamento del trasporto locale su gomma dalla Regione dovrebbe arrivare un miglioramento del trasporto su ferro. Sulla linea Torino-Alessandria-Genova con l’orario estivo 2012 ci sarà l’introduzione di un cadenzamento dei treni per raggiungere più facilmente le direttrici dell’Alta Velocità, nonché l’immissione di nuovo materiale rotabile. Inoltre, alcuni nuovi treni sulla Voghera-Milano saranno arretrati alla stazione di Alessandria per assicurare il collegamento Alessandria-Roma via Milano con il sistema alta velocità.
A entrare su considerazioni di carattere più politico è stato l’assessore al Bilancio della Provincia di Alessandria Giorgio Comaschi. “Abbiamo incontrato sindacati e aziende per presentare a loro le nostre preoccupazioni – ha riferito – Fino ad ora abbiamo riservato grande attenzione ai trasporti pagando sempre entro i tempi stabiliti dal contratto di servizio. Abbiamo avvisato che noi, in seguito a questi tagli, non possiamo più garantire questa attenzione e questo privilegio. L’indicazione è che le aziende trovino soluzioni diverse dai soli finanziamenti provinciali perché noi non possiamo più garantire la modalità usata fino ad ora. Noi nel 2011 abbiamo già pagato quasi 4,5 milioni di euro e non abbiamo ancora ricevuto nulla dalla Regione. Perciò non ci sentiamo più di esporci. Contando ancora che l’Ente -conclude Comaschi – deve, come sembra dalle ultime disposizioni, andare verso la chiusura è indispensabile rientrare nei conti e dobbiamo applicare un principio di cassa per cui esce solo ciò che entra”.
È dunque questa la situazione alla luce della quale vengono fuori le dichiarazioni dell’assessore Caldone riportate a inizio pagina, che ha inoltre detto: “La Provincia di Alessandria ha vibratamente protestato, insieme alle altre Province piemontesi, in merito a forti tagli operati nel campo del Trasporto Pubblico Locale, sia per l’entità sproporzionata che per la tempistica attuata, che ha costretto gli Enti a rimodulare con urgenza un piano di ristrutturazione del servizio che dovrà partire già dal prossimo primo gennaio. Riforme di questa portata, che comportano gravi sacrifici per diverse Parti sociali, avrebbero dovuto essere condivise anche con le Amministrazioni Comunali, che rappresentano le istanze dell’utenza locale, e con le Organizzazioni Sindacali per le ripercussioni negative riguardanti il personale dipendente delle Aziende di Trasporto che potrebbero essere costrette a ridurre i propri organici a seguito della ristrutturazione della rete dei servizi di Trasporto Pubblico Locale a tutt’oggi gestiti”.