Incidente A26: la Procura conferma le accuse per Beti
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Redazione - redazione@alessandrianews.it  
9 Dicembre 2011
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Incidente A26: la Procura conferma le accuse per Beti

Ilir Beti che lo scorso 13 agosto ha causato la morte di 4 ragazzi francesi sull'autostrada A26 resta in carcere. La procura di Alessandria ritiene che l'omicidio non si può ritenere "colposo", ma conferma il reato di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale

Ilir Beti che lo scorso 13 agosto ha causato la morte di 4 ragazzi francesi sull'autostrada A26 resta in carcere. La procura di Alessandria ritiene che l'omicidio non si può ritenere "colposo", ma conferma il reato di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale

Come riporta l’agenzia di stampa Ansa, la Procura di Alessandria ha chiuso le indagini sull’incidente dell’autostrada A26 dello scorso agosto e ha contestato all’imprenditore Ilir Beti, di 35 anni, i reati di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, lesioni personali gravi, guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di un coltello.
Il 13 di agosto di quest’anno l’uomo, viaggiando contromano in autostrada dopo aver bevuto, alla guida del proprio Suv si scontrò con l’auto di quattro ragazzi francesi che percorrevano l’A26 in direzione Slovenia, per le vacanze estive. Beti era stato arrestato subito dopo l’incidente e condotto in carcere, dove si trova tuttora.

La Procura di Alessandria ha chiuso le indagini sull’incidente sull’autostrada A26 nel quale, il 13 agosto, morirono quattro ragazzi francesi e ha contestato all’imprenditore Ilir Beti, di 35 anni, i reati di omicidio volontario plurimo con dolo eventuale, lesioni personali gravi, guida in stato di ebbrezza e porto abusivo di un coltello. Beti, viaggiando contromano in autostrada dopo aver bevuto, alla guida di un Suv si scontro’ con l’auto dei ragazzi. Beti e’ stato arrestato dopo l’incidente ed e’ tuttora in carcere. (ANSA).
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