Si parla di morti bianche alla Soms
Intervengono il direttore di Articolo 21 Stefano Corradino e Bruno pesce una vita dedicata a reclamare giustizia per i morti d'amianto a Casale Monferrato
Intervengono il direttore di Articolo 21 Stefano Corradino e Bruno pesce una vita dedicata a reclamare giustizia per i morti d'amianto a Casale Monferrato
Interverranno Stefano Corradino, direttore di Articolo 21 sito di informazione da molto tempo impegnato con la campagna “non chiamiamole più morti bianche”, e Bruno Pesce (nella foto), presidente dell’associazione Vittime dell’amianto; una vita dedicata alla lunga lotta dei lavoratori di Casale per ottenere giustizia.
Le morti da amianto in Italia sono circa 3000 all’anno di cui oltre 50 solo a Casale Monferrato. Bruno Pesce reclama nei confronti delle istituzioni, del mondo imprenditoriale e del sistema pubblico e privato dell’informazione, di occuparsi finalmente in modo degno delle morti sul lavoro ed ambientali e quindi anche di questa che è una grande tragedia, ma anche, una grande battaglia di civiltà.
Ogni giorno, nel nostro Paese si conta, spesso in un clima di indifferenza mediatica, un numero che va da tre a quattro lavoratori che muoiono sul posto di lavoro. Secondo i dati forniti dall’Osservatorio indipendente di Bologna, il numero dei morti sul lavoro al 28 novembre è di 611, +2,2% sull’intero 2010. Si arriva a contare più di mille morti se si aggiungono i lavoratori deceduti in itinere o sulle strade per raggiungere il posto di lavoro. Una strage quotidiana. Una strage sulla quale lo stesso Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha richiamato più volte l’attenzione dell’informazione e della politica dicendo chiaramente che non si può continuare a parlare di “ tragiche fatalità”. Nessun cedimento è ammissibile, secondo il Presidente, “nell’impegno di tutti, istituzioni pubbliche, anche locali, mondo delle imprese, pubblica opinione, affinché la sicurezza e la dignità del lavoro abbiano quella valenza primaria che la Costituzione pone a fondamento della Repubblica”.