Nasce la prima Scuola del cittadino responsabile
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5 Ottobre 2011
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Nasce la prima Scuola del cittadino responsabile

A Ovada 12 incontri a cadenza mensile per un utilizzo responsabile delle risorse sanitarie ed evitare sprechi

A Ovada 12 incontri a cadenza mensile per un utilizzo responsabile delle risorse sanitarie ed evitare sprechi

Partirà ad Ovada mercoledì 12 ottobre, alle 20.30, presso l’Istituto Scolastico Madri Pie in via Buffa la prima Scuola Italiana del cittadino responsabile che vedrà la partecipazione di illustri relatori a livello nazionale e internazionale, tra i quali l’avvocato Elisabetta Iannelli, Global Cancer Ambassador presso l’Onu.
La Scuola Nazionale del cittadino responsabile nasce con l’obiettivo di fornire alla comunità gli strumenti per un utilizzo appropriato e responsabile delle risorse sanitarie.
“Se il vigente stato di crisi economica si fa ormai sentire in ogni settore della vita, di certo quello che tocca l’ambito sanitario risulta il più preoccupante – dicono gli organizzatori – Ecco perché è importante sapere che ognuno di noi può dare un piccolo ma preziosissimo contributo per evitare sprechi in sanità pubblica e favorire, invece, investimenti e interventi che possono persino aiutarci a vivere meglio”.
L’iniziativa, tra le prime in Italia, è promossa dall’Associazione Vela onlus di Ovada e realizzata grazie alla stretta collaborazione con più partner del territorio: istituzioni, associazioni di volontariato (Iris, Aiutiamoci a vivere), associazioni di autotutela (a cominciare da Cittadinanza attiva), sindacati, club di servizio (un ruolo attivo sarà svolto dal Distretto 2030 del Rotary International e dal Club Ovada del Centenario) e il Csva.
Hanno aderito e parteciperanno attivamente al progetto AslAl, Rete oncologica, Regione Piemonte, Federsanità, Conferenza episcopale, Ordine dei Medici della provincia di Alessandria. Tra i soggetti che patrocinano il progetto, oltre alle istituzioni direttamente coinvolte, quali Provincia di Alessandria e Comune di Ovada, il Ministero delle Politiche Sociali e la Federazione nazionale delle Associazioni di Volontariato in Oncologia.
La Scuola Nazionale del cittadino responsabile è in realtà è solo uno dei tasselli che compongono un progetto di più ampio respiro (clinico, assistenziale, di ricerca e formativo), denominato C.I.G.N.O. (Come Immaginare la Gestione di una Nuova Oncologia), ideato nel 2006 grazie alla collaborazione tra una Associazione di malati, Vela onlus, istituzioni e professionisti della sanità. C.I.G.N.O. si propone, nel suo complesso, di occuparsi della qualità della vita in oncologia, di cui vengono studiati i dati e analizzate le ricadute etiche e economiche.
La Scuola Nazionale del cittadino responsabil” consiste nell’istituzione di una vera e propria scuola, permanente, di educazione alla responsabilità civile in sanità, quale strumento per una fruizione “consapevole” delle risorse, partendo dal governo della domanda e nell’ottica di un miglioramento globale della qualità del servizio alla salute. La sede sarà ad Ovada, il cui Distretto socio sanitario e il Presidio Ospedaliero fungeranno da laboratorio sperimentale per l’identificazione di indicatori di impatto sulla popolazione e sulle risorse del Servizio Sanitario Regionale.
“È noto – spiega Paola Varese, Responsabile scientifico di Vela Onlus, Direttore di Medicina a indirizzo Oncologico di Ovada e Direttore Scientifico Favo, nonché responsabile del progetto – che, molto spesso, il ricorso a prestazioni sanitarie risponde a un bisogno più relazionale, in termini di rassicurazione, che non clinico. Questo incide sui costi e anche sulle liste di attesa che spesso la politica, indipendentemente dagli schieramenti, promette di ridurre, prescindendo da una seria e realistica analisi dei bisogni. I medici non possono essere lasciati soli a governare questo sistema, soprattutto in un periodo in cui i contenziosi con intento anche risarcitorio sono sempre più frequenti. Con la Scuola del Cittadino Responsabile, C.I.G.N.O. vuole fornire ai cittadini stessi gli strumenti per meglio utilizzare il Servizio Sanitario Nazionale, conoscendo i propri diritti ma anche i propri doveri, rifuggendo da ogni inutile e talora persino dannoso consumismo sanitario”.
La Scuola, dunque, si propone di coinvolgere, nel ruolo di “studenti”, cittadini, operatori del settore sanitario, volontari, malati e loro associazioni, politici dell’intero territorio provinciale (un bacino di circa 450 mila abitanti). La sede è istituita presso l’Istituto Madri Pie di Ovada (via Buffa) che ha aderito con entusiasmo al progetto.
La Scuola del Cittadino prevede 12 incontri a cadenza mensile, il secondo mercoledì di ogni mese, nella fascia oraria 20.30-22.30.
Le lezioni vedranno l’attivo coinvolgimento dei medici di medicina generale della provincia: avranno il ruolo di relatori, moderatori, partecipanti ai contraddittori. Le serate saranno strutturate in due parti: lezione teorica e, a seguire, contraddittorio/dibattito.
In questa seconda fase avranno un ruolo di primo piano le associazioni di volontariato e i volontari che porteranno, in qualità di testimonials, le proprie esperienze come spunto di riflessione e discussione.

Per informazioni:
segreteria organizzativa
Associazione Vela Onlus, Ovada, presso DH oncologico, via Ruffini 22, Ovada.
Contatti: vela@associazionevela.it, tel, 0143 826415, fax 0143 826414.

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