Elettrosmog: norme più dure nel regolamento comunale
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Edoardo Schettino - redazione@ovadaonline.net  
1 Ottobre 2011
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Elettrosmog: norme più dure nel regolamento comunale

Approvato all'unanimità dal consiglio. Non c'è il parere dell'ingegnere capo: responsabilità penale per sindaco e assessore, civile per assessore e consiglieri

Approvato all'unanimità dal consiglio. Non c'è il parere dell'ingegnere capo: responsabilità penale per sindaco e assessore, civile per assessore e consiglieri

 Il Consiglio Comunale imprime una robusta accelerata sulla partita del regolamento “anti elettrosmog”. E lo fa all’unanimità, come quasi mai era accaduto negli ultimi due anni. Una serie di norme più restrittive: la domanda dell’operatore, se non indirizzata nelle zone “consigliate” dal comune perché a scarsa densità abitativa, dovrà dare spiegazioni tecniche per la scelta dell’ubicazione diversa (e potrà essere eccepita). La richiesta dovrà essere anche accompagnata da spiegazione precisa sulla necessità di chi la presenta. E poi: gli impianti dovranno superare di 6 metri l’altezza dei palazzi presenti nel raggio di 200 metri. L’altezza complessiva non potrà superiore i 30 metri. “Abbiamo trovato –  ha chiarito l’assessore all’Urbanistica Paolo Lantero nel suo intervento – il giusto compromesso tra la necessità di inasprire le norme e di creare un regolamento difficilmente impugnabile”.

All’interno delle zone in cui è vietata l’installazione è stato inserito anche il Centro infantile di via Gea non contemplato nella richiesta presentata recentemente da Wind. I gestori potenziali dovranno anche presentare entro il 31 dicembre di ogni anno una relazione contenente le proposte di localizzazione degli impianti per cui intende richiedere autorizzazione. Assessore e consiglieri hanno approvato la delibera necessaria assumendosi un’ulteriore responsabilità perché il documento non è accompagnato dal parere tecnico del responsabile competente, l’ingegner Guido Chiappone, che nella commissione della sera prima del consiglio ha addotto come spiegazione della sua non decisione il troppo poco tempo a disposizione per le opportune valutazioni.

“L’accelerazione impressa dal Governo che procede col suo programma di vendita delle frequenze – ha aggiunto Lantero che insieme al Sindaco Oddone può rischiare una denuncia penale – ci ha imposto di porre mano al regolamento con quest’urgenza”. Assessore e consiglieri saranno invece soggetti solo a responsabilità civile: sarà sottoscritto un fondo assicurativo comune. All’approvazione definitiva arrivata all’1.54, è seguita anche l’immediata esecutività. “Abbiamo finalmente trovato una quadra – è intervenuto il consigliere del Gruppo Misto Enrico Ottonello Lomellini – Vorrei però sapere come mai il regolamento è giunto in commissione con questi tempi, costringendo noi consiglieri a un gesto del genere”. “Già nel 2006 – è l’opinione di Fulvio Briata di Fare per Ovada” – dichiarai che il regolamento sarebbe stato da modificare perché poco incisivo. Oggi è necessario decidere se vogliamo governare il territorio oppure subire le conseguenze di questi business”. “La salute pubblica – ha chiarito Boccaccio – è il bene più importante. E’ giusto il voto favorevole senza farsi intimidire dalle possibili conseguenze”.

A breve, sull’argomento, per condividere il lavoro fatto con la collettività, sarà convocato un nuovo consiglio comunale aperto. 

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