Alzheimer: nell’ovadese ne soffre il 7% degli over 65
Home
Diego Cartasegna - redazione@ovadaonline.net  
15 Settembre 2011
ore
00:00 Logo Newsguard

Alzheimer: nell’ovadese ne soffre il 7% degli over 65

La percentuale dei malati sale ogni anno che passa. Il distretto sanitario s'è attivato per sostenere i famigliari dei pazienti col progetto "Caregiver"

La percentuale dei malati sale ogni anno che passa. Il distretto sanitario s'è attivato per sostenere i famigliari dei pazienti col progetto "Caregiver"

 È quasi un’epidemia silenziosa. Nell’ovadese, tra gli ultra sessantacinquenni, ne è colpita una percentuale compresa tra il 6 e il 7% e i numeri crescono dell’1-2% all’anno. È il morbo di Alzheimer, una malattia sempre più diffusa in età avanzata (i picchi maggiori si hanno tra coloro che hanno 75-90 anni, ma talvolta si manifesta ben prima dei 65 anni). Nella nostra città e nei paesi limitrofi, dove il numero degli anziani supera il 30% della popolazione, la situazione si sta facendo sempre più pesante. E la cura in pratica non c’è. Al massimo si può rallentarne il decorso e niente di più. E così il famigliare che si prendo cura di un malato di Alzheimer si trova progressivamente coinvolto in un’assistenza che dura 24 ore su 24, diventando, in un certo senso, la seconda vittima di questa malattia, perché tutto ciò crea per lui uno stress con ricadute fisiche e mentali e talora anche problemi nelle attività lavorative e sociali.

Ed è per far fronte a tutto questo che nel Distretto Sanitario dell’Ovadese è nato il progetto “Caregiver”, attivo dal febbraio 2010. «Gli obiettivi di questa iniziativa – ci spiega ancora la dottoressa Melania Briata – sono molteplici: innanzi tutto inquadrare il paziente e il suo contesto di vita; poi attivare risorse e strategie per migliorare la vita quotidiana e fornire un supporto al famigliare che lo assiste. Poi delineare un percorso individualizzato per mantenere la persona nel proprio contesto di vita il più a lungo possibile. Infine si svolge un’attività collaterale rispetto all’Unità Valutazione Alzheimer monitorando le condizioni del paziente e gli effetti della terapia, nonché distribuendo direttamente i farmaci specifici ed effettuando valutazioni periodiche». Sono circa 50 i casi (più meno gravi) seguiti dall’equipe psico-socio-geriatrica che opera nel Distretto Sanitario Ovadese (all’Ospedale Vecchio), composta da un geriatra, da uno psichiatra, da uno psicologo e da un’assistente sociale. 

Dalla primavera scorsa poi esiste anche un gruppo di “mutuo aiuto” che ha due finalità: il confronto delle reciproche esperienze tra i famigliari delle persone affette da Alzheimer e il colloquio con operatori per acquisire strategie volte a semplificare la gestione quotidiana dei pazienti. Per informazioni specifiche consigliamo di telefonare allo 0143 826613.

Articoli correlati
Leggi l'ultima edizione