Alzheimer: nell’ovadese ne soffre il 7% degli over 65
La percentuale dei malati sale ogni anno che passa. Il distretto sanitario s'è attivato per sostenere i famigliari dei pazienti col progetto "Caregiver"
La percentuale dei malati sale ogni anno che passa. Il distretto sanitario s'è attivato per sostenere i famigliari dei pazienti col progetto "Caregiver"
Ed è per far fronte a tutto questo che nel Distretto Sanitario dell’Ovadese è nato il progetto “Caregiver”, attivo dal febbraio 2010. «Gli obiettivi di questa iniziativa – ci spiega ancora la dottoressa Melania Briata – sono molteplici: innanzi tutto inquadrare il paziente e il suo contesto di vita; poi attivare risorse e strategie per migliorare la vita quotidiana e fornire un supporto al famigliare che lo assiste. Poi delineare un percorso individualizzato per mantenere la persona nel proprio contesto di vita il più a lungo possibile. Infine si svolge un’attività collaterale rispetto all’Unità Valutazione Alzheimer monitorando le condizioni del paziente e gli effetti della terapia, nonché distribuendo direttamente i farmaci specifici ed effettuando valutazioni periodiche». Sono circa 50 i casi (più meno gravi) seguiti dall’equipe psico-socio-geriatrica che opera nel Distretto Sanitario Ovadese (all’Ospedale Vecchio), composta da un geriatra, da uno psichiatra, da uno psicologo e da un’assistente sociale.
Dalla primavera scorsa poi esiste anche un gruppo di “mutuo aiuto” che ha due finalità: il confronto delle reciproche esperienze tra i famigliari delle persone affette da Alzheimer e il colloquio con operatori per acquisire strategie volte a semplificare la gestione quotidiana dei pazienti. Per informazioni specifiche consigliamo di telefonare allo 0143 826613.