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Si spacca il fronte del “no” sul decreto taglia comuni
Fornaro: "Non si tratta di difendere chissà quali privilegi della casta, ma un'architettura istituzionale funzionale al Piemonte." Per Marubbi, invece, "l'accorpamento è necessario"
Fornaro: "Non si tratta di difendere chissà quali privilegi della casta, ma un'architettura istituzionale funzionale al Piemonte." Per Marubbi, invece, "l'accorpamento è necessario"
Germano Marubbi, assessore al bilancio del comune di Novi ha fatto invece qualche conto, riportato sul suo blog . Dati alla mano, “più diminuisce il numero dei residenti, più aumenta il contributo statale per ogni abitante”. E fa esempi concreti, prendendo i dati dal sito del ministero degli interni:
“Novi Ligure riceve nel 2011 5.036.227 euro. E ci abitano 28.687 persone. I comuni del Novese con meno di 1.000 abitanti hanno in tutto 8.591 abitanti. E ricevono in totale 3.199.578 euro.
Dunque, per ogni residente a Novi lo stato trasferisce 175,56 euro. Per ogni residente in un piccolo comune, ne trasferisce 372,43. Più del doppio.
Ma si dirà, ci sono i comuni di montagna. Mica si possono fare confronti. Giusto. Vediamo il dettaglio. Nei comuni di montagna (Voltaggio, Parodi, Cabella, Cantalupo, Carrosio, Fraconalto, Albera, Rocchetta, Mongiardino, Roccaforte e Carrega) vivono 4.498 persone. E lo Stato trasferisce 1.780.512 euro. Negli altri piccoli comuni abitano 4.093 persone. E lo Stato trasferisce 1.419.065 euro. Non c’è correlazione”.
La conclusione, secondo Marubbi, è che “forse è anche vero che non si risolvono – tutte e subito – togliendo i comuni sotto i 1.000 abitanti. E forse è vero che servirebbero accorpamenti studiati meglio. Ma intanto quelle inefficienze ci sono. E se non c’è più un euro, forse non ce le possiamo più permettere. Per questo io penso che l’accorpamento dei piccoli comuni sia, non solo giusto, ma necessario”.