Monferrato Story Park: parte la corsa per la gestione
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Redazione - redazione@ovadaonline.net  
25 Luglio 2011
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Monferrato Story Park: parte la corsa per la gestione

Il gestore lo terrà almeno cinque anni e dovrà occuparsi della manutenzione. All'interno un bar e un punto vendita al dettaglio. Agevolazioni per bambini e anziani

Il gestore lo terrà almeno cinque anni e dovrà occuparsi della manutenzione. All'interno un bar e un punto vendita al dettaglio. Agevolazioni per bambini e anziani

A più di due anni dalla consegna dei lavori, il Comune di Ovada ha pubblicato l’elenco dei requisiti richiesti per partecipare all’assegnazione della gestione del Monferrato Story Park, il parco tematico costruito in strada Masio ed inserito in un progetto provinciale per la valorizzazione del territorio e del turismo storico e naturalistico. Il disegno originario prevedeva anche l’inserimento delle vie del Fiume ed il costo complessivo è stato di 1.400.000 euro, 900.000 finanziati dalla Comunità Europea. I criteri da ottemperare sono la corresponsione di un canone annuo da 1.800 euro per almeno cinque anni con possibilità di rinnovo per i successivi due, occuparsi della manutenzione ordinaria e sostenere economicamente le attività di promozione e pubblicità della struttura.

Il gestore avrà poi facoltà di applicare le sue tariffe che saranno sottoposte all’approvazione del comune tenendo conto di un paio di prescrizioni: l’ingresso singolo a persona non potrà superare i 12 euro per i primi due anni, la gratuità per gli alunni delle scuole per l’infanzia, elementare e media inferiore della città, i bambini fino a sei anni, gli ospiti dell’Ipab Lercaro. Dovranno poi essere previste delle agevolazioni per i ragazzi fra i 6 e i 16 anni, per gli over 65, per i disabili. Il parco dovrà essere aperto almeno otto ore al giorno fra aprile e ottobre, almeno quattro nei restanti mesi. All’interno del parco sarà possibile inserire un bar e un punto vendita al dettaglio.

Da tempo il Monferrato Story Park è oggetto di una delle polemiche più dure da parte dell’Opposizione che, non solo denuncia lo spreco di denaro pubblico, ma fa notare come sull’intera operazione, nata anche per riqualificare l’area del frantoio ancora in attività, pesino l’incuria ed evidenti segnali di decadimento di quando costruito fino al 2009.  

 
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