Pronto soccorso di Ovada: “troppo basso il numero delle urgenze”
Lo dice Claudio Zanon, direttore dell'Agenzia Regionale della Sanità. La replica del Sindaco di Ovada, Andrea Oddone: "Un riferimento per i cittadini e un servizio fondamentale"
Lo dice Claudio Zanon, direttore dell'Agenzia Regionale della Sanità. La replica del Sindaco di Ovada, Andrea Oddone: "Un riferimento per i cittadini e un servizio fondamentale"
“Meglio risparmiare risorse, potenziare la rete di trasporto delle emergenze in modo da essere nel più breve tempo possibile nell’ospedale più attrezzato. Passeremo gradualmente da un sistema basato sulle ambulanze all’introduzione di più automediche ”. Il quadro è quello già più volte dipinto: il punto di riferimento della nostra provincia e di quella di Asti sarà l’hub di Alessandria. “Il nostro ospedale – ha replicato Andrea Oddone, sindaco di Ovada che ha parlato anche a nome dei colleghi dell’Ovadese – ha alle spalle una storia di tagli. E’ nato per avere 125 posti letto, attualmente ne ha 78. In passato non ho mai chiesto il mantenimento della Rianimazione perché non mi sembrava corretto. Il fatto però che finora abbiamo mostrato rispetto istituzionale non significa che recederemo su alcune richieste che riteniamo fondamentali per mantenere un servizio che per questo territorio è fondamentale. Il Pronto dev’essere aperto per 24 ore perché rappresenta un punto di riferimento”. Oddone ha poi chiuso il suo intervento consegnando il documento che contiene la richiesta d’essere classificati come Pronto Soccorso di area disagiata che sarà uno dei punti di partenza del Consiglio Comunale aperto del 20.
“Quello che deve cambiare è la mentalità – ha replicato ancora Zanon – I medici di famiglia dovranno esercitare un ruolo importante su tutti quei casi di lieve gravità che al Pronto non devono arrivare; sono pagati lautamente per farlo. Per tutto il resto c’è il 118”.