Linee pendolari: Legambiente ripropone la sua campagna
In programma un incontro pubblico nel salone della Soms
OVADA – Rappresenta un argomento di grande interesse, specie in questi giorni, la mobilità ferroviaria di confine tra Liguria e Piemonte. Ma per una volta sotto i riflettori tornerà la Ovada – Alessandria, la linea chiusa nel 2012 dalla Regione Piemonte e oggi servita con i bus.
L’occasione è il convegno organizzato da Legambiente per domani, lunedì 11 ottobre, a partire dalle ore 21.00, presso il salone della Soms di via Piave, 30. “Le merci viaggiano in treno… e i cittadini?” il titolo della serata che si inserisce in “Tempo sospeso” la campagna avviata a livello regionale dall’associazione ambientalista per spingere in direzioni di politiche di sostegno al trasporto pubblico locale su rotaia.
I fondi del Recovery plan
A confrontarsi nell’occasione saranno fra gli altri Cesare Paonessa, Agenzia della Mobilità Piemontese, Cesare Rossini (nella foto sotto), presidente della Fondazione Slala che di recente ha visto l’ingresso del Comune di Ovada, il sindaco Paolo Lantero.
Quest’ultimo, la scorsa primavera ha curato la presentazione di un progetto di treno veloce tra le due città nell’ambito delle proposte per il Recovery Plan: una linea di 30 chilometri, propulsione a idrogeno, tracciato ricavato per l’80% su quello già esistente e ancora utilizzato per il trasporto delle merci. Cifra complessiva ipotizzata per la realizzazione: 51.5 milioni di euro, 14 per la realizzazione dell’impianto per la produzione del combustibile necessario.
Il progetto ipotizza una durata di 50 mesi tra l’inizio del cantiere vero e proprio e la consegna dell’opera collaudata. Presenti alla sera anche Fabio Ottonello, presidente del Comitato Trasporti Valli Stura e Orba, e Marco Martini, portavoce dei pendolari che ogni mattina fanno i conti con i problemi generati dall’assenza di treni e dai disagi legati al servizio sostitutivo in bus.