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di Mimma Caligaris
ALESSANDRIA - "Abbiamo paura che il 24 novembre non ci riapriranno: le nostre reatà sportive rischiano di ripartire in primavera o in estate. Un anno di fermo significherà la morte per molti di noi". Lo sottolineano in molti, in piazza della Libertà. Sugli striscioni c'è tutta la voglia del mondo dello sport provinciale di avere un futuro. "E' un momento durissimo per tutti - spiega il portavoce di X Five, uno degli enti di promozione che ha aderito alla protesta - Non dobbiamo perdere la forza e la dignità. Organizziamoci e andiamo a Roma".
Sui cartelli c'è chi ricorda il valore della pratica sporiva, "che combatte la sedentarietà, il sovrappeso, lo stress, l'ipertensione". Dalle scuole danza un appello, "l'arte è espressione, è la nostra aria, la nostra voce. Ridateci la parola". Tanti crisantemi, ai piedi del manifesto della manifestazione.
Dalla piazza si alza un urlo, "Fate qualcosa, perché altrimenti presto organizzerete il Memorial dello sport". La risposta delle istituzioni arriva dal sindaco Cuttica di Revigliasco. "Questo Comune non ha mai voltato le spalle allo sport. Abbiamo possibilità irrisorie, ma faremo tutto quanto possibilie per le nostre società, i nostri tecnici e i nostri atleti".
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