Il turismo in provincia non cresce molto, ma è ben radicato
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Il turismo in provincia non cresce molto, ma è ben radicato

I dati dell’Osservatorio regionale sull'andamento nel 2016 vedono il territorio dietro Asti e Langhe Roero come percentuale di crescita, ma i numeri sono alti

I dati dell’Osservatorio regionale sull'andamento nel 2016 vedono il territorio dietro Asti e Langhe Roero come percentuale di crescita, ma i numeri sono alti

ECONOMIA E LAVORO – I turisti italiani scoprono il Piemonte, trainando il settore nel 2016. È quanto emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio turistico regionale e presentati dal presidente della giunta regionale, Sergio Chiamparino, e dall’assessore regionale alla Cultura e al Turismo, Antonella Parigi. Analizzando i territorio, in termini assoluti le Atl (azienda turistica locale) di Torino e provincia e del Distretto dei Laghi si confermano come le più attrattive, registrando rispettivamente 6 milioni e 800mila e oltre 3 milioni e 400mila pernottamenti. Delle nove Atl regionali a registrare le migliori performance di crescita del 2016 sono state quella di Langhe e Roero (+9,6 per cento di arrivi e +7,4 di presenze) e quella di Asti (+11,3 di arrivi e +8,7 di presenze) che in termini numerici, rispettivamente, significano 288.076 arrivi e 658.933 presenze nel 2015 e 315.819 arrivi e 707.420 presenze l’anno scorso, 132.734 e 320.888 nel 2015 e 147.668 e 348.790 nel 2016. Crescita inferiore per la provincia di Alessandria, ma con numeri comunque robusti: nel 2015 gli arrivi sono stati 312.737 saliti a 323.136 l’anno scorso (+3,3 per cento) e le presenze sono passate da 684.575 a 709.640 (+3,7 per cento).

Secondo le statistiche dell’Osservatorio, il 2016 “conferma il trend di crescita del turismo in Piemonte, sia nelle presenze (+2,41 per cento), sia negli arrivi (+2,67), con 4 milioni e 800mila turisti e superando la soglia dei 14 milioni di pernottamenti. L’estate si conferma il periodo di maggiore attrazione per il territorio, contribuendo per oltre il 60 per cento ai flussi turistici. L’incremento è il risultato di un ottimo andamento del mercato italiano, che ha registrato una crescita del 7,1 per cento negli arrivi e del 6 per cento nelle presenze, per un totale di 3 milioni di arrivi e 8 milioni 100mila presenze”.
A fronte dell’incremento del mercato italiano, il 2016 ha registrato una flessione dei mercati esteri. I flussi internazionali “hanno comunque registrato – si legge su una nota della Regione Piemonte – il secondo miglior risultato degli ultimi dieci anni, con oltre 1 milione 800mila arrivi e 5 milioni e 800mila presenze. I dati indicano una flessione di alcuni mercati, in particolare Germania, che rimane comunque il primo mercato estero per il Piemonte, Francia e Regno Unito. Crescono invece i flussi dai Paesi del nord Europa: il primo, per percentuale di incremento, è il Benelux con +19 per cento di arrivi e +17 per cento di presenze, segue la Svizzera, con +13 per cento di arrivi a +14 di presenze, e la Scandinavia (+5 arrivi e +2 presenze).  

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