Il turismo in provincia non cresce molto, ma è ben radicato
I dati dellOsservatorio regionale sull'andamento nel 2016 vedono il territorio dietro Asti e Langhe Roero come percentuale di crescita, ma i numeri sono alti
I dati dellOsservatorio regionale sull'andamento nel 2016 vedono il territorio dietro Asti e Langhe Roero come percentuale di crescita, ma i numeri sono alti
Secondo le statistiche dell’Osservatorio, il 2016 “conferma il trend di crescita del turismo in Piemonte, sia nelle presenze (+2,41 per cento), sia negli arrivi (+2,67), con 4 milioni e 800mila turisti e superando la soglia dei 14 milioni di pernottamenti. L’estate si conferma il periodo di maggiore attrazione per il territorio, contribuendo per oltre il 60 per cento ai flussi turistici. L’incremento è il risultato di un ottimo andamento del mercato italiano, che ha registrato una crescita del 7,1 per cento negli arrivi e del 6 per cento nelle presenze, per un totale di 3 milioni di arrivi e 8 milioni 100mila presenze”.
A fronte dell’incremento del mercato italiano, il 2016 ha registrato una flessione dei mercati esteri. I flussi internazionali “hanno comunque registrato – si legge su una nota della Regione Piemonte – il secondo miglior risultato degli ultimi dieci anni, con oltre 1 milione 800mila arrivi e 5 milioni e 800mila presenze. I dati indicano una flessione di alcuni mercati, in particolare Germania, che rimane comunque il primo mercato estero per il Piemonte, Francia e Regno Unito. Crescono invece i flussi dai Paesi del nord Europa: il primo, per percentuale di incremento, è il Benelux con +19 per cento di arrivi e +17 per cento di presenze, segue la Svizzera, con +13 per cento di arrivi a +14 di presenze, e la Scandinavia (+5 arrivi e +2 presenze).