bosio
Il progetto europeo Life WolfAlps da oggi vede coinvolte anche le Aree protette dell’Appennino piemontese
01 Dicembre 2019 ore 13:00
di Elio Defrani
BOSIO — Per la prima volta il progetto europeo Life WolfAlps vede coinvolte le Aree protette dell’Appennino piemontese. Una squadra europea di esperti lavorerà fino al 2024 per mitigare l’impatto del lupo sugli allevamenti di montagna, per trovare un equilibrio fra mondo della caccia e presenza dei predatori, per contrastare il bracconaggio e per trovare le migliori strategie di convivenza con la specie nelle zone più vicine ai centri abitati.
Il progetto vede coinvolte le Aree protette dell’Appennino piemontese, 25 mila ettari di parco che si estende su 25 comuni dall’acquese alla val Borbera, attraverso ovadese e val Lemme. Le Aree protette dell’Appennino piemontese sono state scelte perché il nostro territorio è un importante corridoio di accesso all’arco alpino per i lupi che arrivano da varie aree di Italia. All’ente di gestione è stato riconosciuto un contributo di circa 300 mila euro da utilizzare per supportare e favorire la convivenza tra uomo e lupo. «Life WolfAlps è una grande iniziativa a livello europeo che vuole ottenere risultati importanti nel campo della conservazione della biodiversità, ma avrà anche ricadute economiche di rilievo a livello locale», spiegano dall’ente di gestione.
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